“Le donne segrete” ci mostra come, in realtà, anche noi possiamo conoscerci a fondo: basta volerlo.
Il saggio: Le donne segrete
“Le donne segrete”, è un saggio edito dalla Golem Edizioni, è scritto da Rosa Bochicchio, ed è di 109 pagine.
“Le donne segrete” è un saggio audace, che affronta la femminilità, senza censure, senza aver paura di niente, aumentando la conoscenza di sé e diminuendo la forza di chi ci vorrebbe solo a pulire casa e a far da mangiare: ci spiega come è fatto un corpo, anatomicamente, ma anche come è stata affrontata la condizione della donna nel corso della storia.
“Le donne segrete” ha una voce così forte, che sembra voler uscire dalle pagine per proiettarsi dovunque, nel mondo: è un libro da una grossa personalità e si sente ancor prima di tuffarsi nelle pagine.
Lettura a tratti impegnativa, lessico e punteggiatura perfetti, scrittura fluida e linguaggio forbito.
L’autrice: Rosa Bochicchio
Rosa Bochicchio è nata in piccolissimo paese, Stagliuozzo-Castello di Lagopesole (lo stesso paese di Fedez), in Basilicata.
Trasferitasi a Bari, ha completato gli studi in Ostetricia presso la locale Università degli Studi.
Dopo aver lavorato come ostetrica presso un gruppo di cliniche private a Bari, ha ripreso gli studi specializzandosi in disfunzioni del pavimento pelvico.
Nel 2007 ha terminato gli studi presso la Scuola Superiore di Sessuologia Clinica di Torino, diventando Consulente in Sessuologia.
Ha frequentato la scuola di Sessoanalisi e ha tenuto relazioni a convegni nazionali ed internazionali.
Nel 2013 si è trasferita a Torino, dove svolge la libera professione. Nel marzo 2018 ha ideato e registrato il metodo Tesipra®.
Ha anche dato vita all’associazione Donne & Vaginismo che si prefigge la divulgazione e lo sdoganamento delle problematiche sessuali femminili.
I personaggi
E qua i personaggi de “Le donne segrete” sono, appunto, le donne, tutte le donne, ma non solo: sono anche chi, alle donne, porta rispetto, chi riesce a vederle, le donne, chi dona a loro bellezza, possibilità del cambiamento e di crescita; sono anche chi le ama, le donne, che siano di qualunque peso, forma, colore, e anche chi questo lo fa senza rinfacciarlo, senza ritorsioni, senza conseguenze, senza violenza.
Le protagoniste de “Le donne segrete” sono le donne, che vivono in un mondo che non dà a loro la giusta importanza, il giusto valore, le giuste storie da raccontare.
Si ha una visione di queste ultime molto distorta e tossica: lo stereotipo per eccellenza impone il pensiero che la donna sia stata “creata” per tenere in ordine la casa, badare ai figli, essere sempre impeccabile per l’uomo. Beh, vi svelo un segreto risaputo: non è così.
“Le donne segrete” possono vivere vite diverse, l’una dall’altra: una può volere figli, l’altra no; una può innamorarsi di un uomo e un’altra di una donna; una può voler pensare alla carriera, invece che alla famiglia, l’altra il contrario; una può volersi sposare, l’altra solo andare a convivere.
La cosa che, però, abbiamo in comune, è che dovremmo amarci tutte incondizionatamente e “Le donne segrete” aiuta a farlo.
Le donne segrete: la mia opinione
Io cominciai a masturbarmi molto presto e dico “presto” perché quando iniziai, che non sapevo ancora dare un nome a ciò che stava succedendo, nemmeno le mie compagne di classe sapevano niente, di ciò. Allora non immaginavo nemmeno lontanamente che per me sarebbe stato un vantaggio enorme, conoscere me stessa, e non sapendo con chi parlarne, perché appunto le compagne non ne sapevano nulla, mi ritrovai in una situazione di disagio, a pensare che ero io quella strana.
Per questo credo che ci voglia un’educazione sessuale scolastica più mirata e specifica, con l’aiuto di libri come “Le donne segrete” (non scienze, nel conoscere le parti anatomiche, per intenderci).
Lo stesso fanno i siti pornografici: con i loro film, o video (che poi sono parti di film divulgate senza, a volte, il consenso di attori e registi) promuovono un’educazione sbagliata e con falsi stereotipi, senza tener conto che il ragazzo che si informa tramite questi siti, va incontro a una conoscenza sessuale nociva: il rapporto col dolore, che è distorto, perché nei porno anche se provi dolore, devi continuare senza mai smettere, e non si ottiene un buon rapporto tra dolore e piacere; portano ad avere un limitato immaginario sessuale, la fantasia non viene aiutata, perché riesci a trovare e a vedere anche la cosa che non cerchi.
Insomma, le lotte fatte per l’emancipazione, la libertà di espressione, una lotta infinita contro i tabù rimane silenziosa, vedendo che ci siamo evoluti socialmente pochissimo, su questo ambito: “Cambiando ciò che insegniamo alle nostre figlie e ai nostri figli, cambieremo il mondo”.
Tutti parlano come se sapessero di cosa stanno parlando, ma è davvero così?
Ci hanno inondati di immagini, stereotipi, esempi, storie, video, filastrocche, luoghi comuni, cartoni raccontati dalla bocca della persona più ignorante, ipocrita e incoerente; ci hanno lasciati con questo e ancora oggi senza avere idea di come sia fatta una vagina; senza avere idea di come sia fatto un pene.
E allora facciamocele queste idee, cerchiamole queste informazioni, soprattutto tramite libri come “Le donne segrete”: che sia lentamente o velocemente, impariamo ad urlare ciò che siamo:
“Vagina”. Ecco l’ho detto. “Vagina”. L’ho ripetuto. Sono tanti anni che ormai, per fortuna, si pronuncia questa parola. L’hanno detta in teatri, università, salotti, bar, cene mondane, programmi radiofonici in tutto il mondo. La direi in televisione se qualcuno me lo permettesse.» […] «La dico perché credo che ciò che non si dice non venga visto, riconosciuto e ricordato. Ciò che non diciamo diventa un segreto, e i segreti spesso creano vergogna, paura e miti. La dico perché un giorno o l’altro vorrei sentirmi a mio agio pronunciandola, e non vergognarmi o sentirmi in colpa.”, dice Eve Ensler in “I monologhi della vagina” e ha ragione!
Lo sapevate che l’orgasmo è diverso per tutte?
E che dietro alla vagina c’è una storia che va avanti da secoli?
Sapevate che il vaginismo è molto diffuso? Ma soprattutto, sapete cos’è il vaginismo?
Non abbiate paura di scoprire e conoscervi e amarvi.
Non abbiate paura del dolore, perché il dolore porta alla conoscenza dei propri limiti e a sapere che il piacere è infinito; il dolore può portarvi alla salvezza.
Non abbiate paura di sentirvi: sentire le pulsazioni di un’eccitazione, l’umido che si appoggia sulle mutandine o le fantasie che pervadono la pelle.
Non abbiate paura di dire NO, quando non volete fare qualcosa, per paura che vi giudichino, ma nemmeno di dire di sì: la forza nel conoscersi sta proprio qua, sapere quando dire di no e quando dire di sì.
Non abbiate paura di fare sesso, di sapere come si fa la palpazione al seno, di scoprire dov’è il clitoride.
Non abbiate paura di dire che c’è qualcosa che non va, che non vi sentite a vostro agio o che sentite più dolore di quanto, in quel momento, riuscite a gestire.
Non abbiate paura di scontrarvi con una virilità tossica, che nuoce anche alla nostra vagina.
Non abbiate paura di osare, di provare piacere nel fare sesso con più persone o con poche, con giochi sessuali o senza, con voi stesse o con altr*.
Non abbiate paura di amarvi, di conoscervi, e fatelo bene, toccatela (letteralmente) con mano, la conoscenza, l’entusiasmo di vedervi senza sfocature, e poi toccate la vetta più alta, l’epicentro del vostro Io, le pareti della vostra casa e se non vi siete sentite abbastanza, rifatelo.
E ancora.
E ancora.
“Le donne segrete” aiuta ad amarsi e a conoscersi di più.
“Le donne segrete” aiuta ad affrontare dei possibili limiti.
“Le donne segrete” mostra che “È il corpo a curare il corpo.” e allora curiamoci.
Curiamoci sempre.
“Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
anche se sarà pesante come sollevare il mondo
e ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
e ti basta solo un passo per andare oltre”.
“Abbi cura di te”, Simone Cristicchi
Conclusione
Sei una donna che vuole conoscersi meglio?
Sei un uomo che vorrebbe conoscere meglio le donne?
Sei un/una femminista?
Prendi “Le donne segrete” e comincia ad amare.