In questo caso direi che il titolo si esprima da solo: nella recensione di “Guida Arcobaleno” troveremo qualche aneddoto del saggio stesso. La comprensione ci rende umani.
Il saggio: Guida Arcobaleno
“Guida Arcobaleno. Tutte le cose che devi sapere sul mondo LGBT+” è un progetto di AltraPsicologia, a cura di Bernardo Paoli, Alice Ghisoni e Marzia Cikada, edito dalla Golem Edizioni, di 252 pagine, ed è un saggio in cui vengono riportate le domande più frequenti nel e per il mondo LGBT+. Ma questo cosa vuol dire?
Vuol dire che all’interno della “Guida Arcobaleno” troverete personalità trans, omosessuali, intersessuali, queer; troverete la verità sui diritti negati e la volontà delle religioni e della Chiesa; troverete i colori del Pride, come unica risposta, come unico fronte.
“Guida Arcobaleno” ci mostra la varietà dei generi, la verità degli orientamenti sessuali, delle identità di genere, delle possibilità e delle necessità e non lo fa come verità assoluta, ma come visione alternativa, e più sana, del mondo circostante, che si sta facendo sempre più grande e sempre più bello.
Mi rende fiera poter lavorare per la Golem Edizioni, perché in passato ci sono state molte case editrici che respingevano saggi, racconti e informazioni, ad esempio Carol (cliccate qui per vederne la recensione), solo perché portatori di storie paradossalmente diverse: la gente, pur di non schierarsi per delle cause giuste, e pur di non prendersi le proprie responsabilità, preferisce rimanere con un volto senza faccia.
Scrittura talvolta impegnativa, ma comprensibile e scorrevole.
Gli autori/I personaggi
In questa recensione di “Guida Arcobaleno” ho messo autori e personaggi insieme, perché in questo saggio chi risponde alle domande, chi è all’interno di circoli, chi ci mette la faccia, solitamente prima ci ha messo la pelle, tra discriminazioni ed emarginazione, che si tratti di persone LGBT+, o no.
Così ho voluto mettere insieme autori e personaggi e farli urlare in un’unica voce, la voce della libertà: nomi conosciuti come Vladimir Luxuria, Fabrizio Quattrini, Ivan Cotroneo, Cirinnà Monica, Sergio Lo Giudice e molti altri, tutti uniti sul fronte dell’uguaglianza e della libertà, sulla tutela dei diritti e sulla demolizione dello stigma.
Gli autori/personaggi siamo tutti noi, con le nostre storie.
Guida Arcobaleno: la mia opinione
“Guida Arcobaleno” mi ha fatto sorgere tante domande, a livello puramente umano, che potrebbero concentrarsi in una sola: come si fa a non vedere che si è tutti uguali? Questa domanda, in realtà, me la sono posta per una vita intera, mentre venivo bullizzata, mentre gli altri non muovevano un dito, mentre marciavo al Pride.
Credo di essere uscita da questo limbo di domanda senza risposta, grazie ai libri. Grazie ai libri ho capito tantissime cose e sono stata salvata in più di un’occasione, e lo dicono anche all’interno della “Guida Arcobaleno”.
Credo sia per questo che riesco a vedere oltre le, scusate il francesismo, stronzate che la società si ostina ad ergere.
Questo è il periodo degli scossoni, e ultimamente ce ne sono stati parecchi, partendo dal DDL ZAN, che è la legge (non ancora approvata, chissà come mai) contro l’omo-bi-transfobia; Fedez che al concerto del primo maggio fa nomi e cognomi di leghisti che hanno pronunciato frase oscene; Pio e Amedeo che cercano di fare del vergognoso umorismo, su termini che non sono passabili come figli del politicamente corretto. Insomma si è alzato un polverone non da poco: la gente è stanca di vedersi non tutelata, di vedere diritti mancati, di vedere violenza, di vedere alienazioni.
“Guida Arcobaleno” non dico che possa stravolgere le cose, che possa cambiare di netto pensieri radicati, ma può aiutare chi ha voglia di capire, chi ha voglia di mettersi dall’altra parte, chi ha voglia di cambiamento, chi ha voglia di risposte.
Qualche settimana fa ho sentito di una ragazza, andata anche a Le Iene, che veniva sbattuta fuori di casa, disconosciuta come figlia, perché lesbica.
Non sto a ripetere che siamo nel ventunesimo secolo, perché queste frasi sono solo fumo negli occhi, ma mi sembra che la storia, che ci ha fatto acquisire umanità, non sia mai stata vera. Come si fa a cacciar di casa la propria figlia, perché lesbica? Come si fa a essere così disumani, di fronte a qualcosa di cui anche per la figlia, potrebbe essere nuovo e spaventoso? Come si fa a rimanere inermi, a non appoggiarla, a non sostenerla, a non esserci?
Richiede coraggio scoprire chi in realtà si è, perché molte volte il mondo che ci sta davanti non lo accetta: la famiglia dovrebbe essere il primo sostegno con cui darsi forza per superare le proprie paure e i propri ostacoli.
Quella ragazza e molt* altr* non lo hanno avuto, erano da soli, davanti a loro stessi, nudi e fragili, non compresi, non amati.
Nel ventunesimo secolo noi comunichiamo, senza comprensione; comunichiamo con lingue diverse, senza capirci, perché non vediamo che esistono infiniti modi per farlo, senza aver bisogno di traduzione.
Quindi sì, “Guida Arcobaleno” non salverà il mondo, ma forse salverà qualcuno di noi e ci darà infiniti lenti di colori diversi per osservare il mondo da più prospettive.